giovedì 15 maggio 2008

25 aprile STORIA e CULTURA



ANNO 1846: 25 APRILE
La data del 25 aprile 1846 è stata ancora un altro giorno prodigioso per la pietà dei fedeli di Cerchiara, che a Lei avevano pen­sato di fare ricorso per avere salvo il raccol­to dalla grave siccità di quell'arsa primave­ra.Si organizzò allora una processione di fiducia e speranza al Santuario, per muo­vere alla sua pietà miracolosa la Madre del Ciclo. Tutte le ragazze vestite di bianco a lei portavano, in fasci, gli steli ingialliti del grano e pregavano per dirle di guardare non ai peccati, ma alla fede del suo popolo, e di volere rinverdire con la pioggia le messi in pericolo.Tanta confidenza, che si può capire sola­mente da chi nel pericolo e nel bisogno passa la sua vita, fu compresa, non sap­piamo immaginare con quale cuore, da Maria SS. delle Amri.
Infatti, la pioggia venne, il raccolto fu salvo ed un patto votivo fu stipulato per testimoniare l'avve­nimento a tutte le generazioni: Celebrare, in ricordo, la festa votiva del 25 Aprile, detta ancora "dei vinticinche", a distinzione da quella di Pentecoste (Vinticoste).



SANTA MARIA DELLE ARMI

è “LA ICONA” dipinta dai monaci bizantini del sec.X, in una delle loro Grotte Rocciose del monte Sellaro, come vuole significare il vocabolo greco “Ton ARMON”, e come ha spiegato D. Vincenzo Barone nel suo libro “S. MARIA delle Armi”, contro la secolare e pacifica tradizione popolare.Infatti,questa, fino al 1980, ha fatto derivare il nome dalle “armi dei cacciatori”, perché ad essi è stato sempre attribuito il ritrovamento della icona,nel 1450, con una mirabile leggenda miracolosa riportata nella “Platea” dei beni del Santuario, ordinata dal principe Michele Pignatelli, nel 1749. Lo stesso principe racchiuse la sacra icona nell’attuale teca d’argento, nel 1759. La vita degli uomini sfugge alle teo­rizzazioni e tanto più la fede, che, secondo il Vangelo, muove anche le montagne. Pertanto, noi prendiamo atto ancora delle relazioni prodigiose, tra Cerchiara e la sua Madonna e scriviamo nella nostra storia anche quest'altra taumaturga rivelazione di Maria, che, ogni anno, folle di fedeli vengono a perpetuare, tra la pioggia quasi immancabile e la gioia di un incontro, che dir non lo può se non chi l'ha fatto.

FOLKLORE DI FEDE
Il folklore; le file dei devoti pellegrini; le lacrime; i sorrisi; le preghiere; i canti; la processione al "Lacco"; i disagi della mon­tagna e del tempo puntualmente piovoso; i piedi scalzi; le lingue trascinate per terra; i bambini portati sulle braccia delle mam­me a vedere e baciare la Madre del Cielo; le offerte in denaro e di animali; gli sguardi protratti ed oranti verso l'immagine; le labbra mormoranti desideri del cuore; gare di uomini, venuti anche da lontano, per portare in processione il simulacro; pasto­ri con ciaramelle; ragazze in variopinti colori vestite e recanti, sul capo, i serti di candele ornati con festoni multicolorì come le loro infinite fantasie giovanili; i fazzoletti passati sul proprio volto, dopo di averli strisciati sul vetro della Teca argentea della Madonna e sulle pareti della marmorea cappella della grotta fatidica; i canti popolari; i rosari della tradizione; i suoni delle cornamuse e degli organetti accompagnati da tamburelli e tante altre spontanee manifestazioni del ricco animo popolare, sono, insieme, le espressioni di una fede miracolosa, che vediamo, ma non sappiamo dire. Per la cronaca del Santuario, aggiungiamo che il 25 maggio 1951, in ricorrenza del V° centenario della sua invenzione, per l’impegno del compianto Arc. D. Vincenzo Zito e dell’amministrazione del Santuario, la Madonna è stata festeggiata solennemente, in piazza Lupinacci, con l’imposizione di una corona d’oro, offerta da tutto il popolo. Il 7 maggio 1977 fu festeggiato con il concorso di tutto il popolo, il ritrovamento della S. Icona, dopo il furto sacrilego di mani ladre,nella notte precedente.Ecco come il popolo ha cantato l’avvenimento.
Hann’arrubat’ a Madonna dell’Armi! - Hamu rimasti senza mamma
E chi scuru chi ni pariadi- Senza a vergine Maria
documento scaricato dalla pagina "storia e cultura" del sito http://nuke.cerchiaresi.com/

2 commenti:

meditate gente meditate..... ha detto...

Mi dispiace immensamente non essere stato lì con voi il 25 aprile. Mi sarebbe piaciuto vivere questi eventi e ascoltare i fatti raccontati da te, che sei un esperto di storia tradizioni e leggende cerchiaresi.
L'anno prossimo però, mi candido a presenziare a tutte le cerimonie.
A quelle religiose, con una rigorosa sentita e devota partecipazione, ma anche a quelle civili, e... ho detto tutto!

Anonimo ha detto...

Complimenti anche per questa inserzione... dispiace solo leggere qualche imprecisione storica.. per il resto complimenti e avanti così!!!!
P.