mercoledì 16 aprile 2008

Andrea e il trekking verticale...



















Già da tempo Andrea desiderava
fare un bel trekking in montagna,
possibilmente nel Parco del Pollino.
Qualche mesetto fa gli feci acquistare
un imbrago e un caschetto dicendogli
che servivano in montagna e lui
acconsentì, anche se un pò perplesso
alla vista di tale attrezzatura.
Domenica 13 aprile gli dissi di portare
con se il tutto, in quanto si era prospettata
una magnifica giornata in montagna.
Intanto gli altri amici si dedicavano
all'arrampicata sportiva ( compresa di vino )
alle falesie di Eianina, mentre io, lui e Pino
ci dirigevamo verso il campo sportivo di Frascineto,
precisamente sotto il Timpone del Corvo.
Alla vista delle spettacolari pareti, Andrea comprende
il perchè dell' imbrago (anche se già sospettava),
mentre io e Pino già sapevamo cosa fare.
Chiuso ad effetto sandwich tra me e Pino,
si cimenta anche lui nell' impresa: "l'apertura
di una nuova via alpinistica".
Iniziamo l'attacco alla via alle 10.00 del mattino;
io ero il primo di cordata, Andrea il secondo e Pino
addetto a schiodare.
Già alla prima cencia notavamo le difficoltà, infastiditi
anche dal forte vento che soffiava a tutta forza...
ma noi imperterriti andavamo sempre più su.
Dopo quattro tiri di corda che abbracciavano
diversi gradi di difficoltà, riusciamo ad arrivare
su un terrazzino erboso sul quale si evinceva
che non sarebbero stati più necessari ulteriori
tiri di corda da lì alla cima.
Una volta giunti in vetta (ore 17.00), dopo le rispettive
congratulazioni, Pino ancora incredulo,
chiede ad Andrea se davvero era la prima volta che
cimentava in qualcosa del genere; intanto ci godevamo
il panorama e scattavamo le rituali foto con
immensa soddisfazione e gioia.
Bravo Andrea!!!
E complimenti a te Pino!!!
Alla prossima!!!!
Ps: ma il nome alla via lo vogliamo dare o no???????
Nb: a breve saranno rese note le caratteristiche tecniche di tutti i passaggi e i tiri su
www.rocciaeresina.it.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti a tutti, ma soprattutto ad Andrea alla sua prima avventura verticale! Mi dispiace per lui che forse non ha ancora capito bene con che tipo di personaggi ha a che fare!!! Ehiii...

meditate gente meditate..... ha detto...

Bravi tutti voglio fare anche io questa via, ma se possibile preferirei non essere chiuso a sandwich da nessuno........ povero Andrea!

Anonimo ha detto...

come si sa la prima volta non si scorda mai,non perchè ero chiuso a sandwich,ma per le incredibili emozioni che aumentavano man mano che raggiungevamo la vetta.Ad ogni cengia non potevo far altro che ammirare lo spettacolo visivo che si apriva davanti a noi,dalla vista del Pollino alla Sila è persino una scorcio di mare,lontano dal frastuono della citta' mi sono sentito in assoluto contatto con la natura. Immaginavo che il caro giovanni mi avrebbe nascosto lo scopo dellla giornata,ma l'ho seguito fiducioso delle sue capacita'.Se sono riuscito in questo è merito suo e di Pino.Di non poco conto è stato alla fine ritrovarsi con gli altri del gruppo a raccontarsi delle fatiche appena concluse,mangiare un'ottima fagiolata un buon pane è l'immancabile buon vino.La serata,al bar del paese tra una birra è un EEHHIIIIIII....,si è conclusa in un mare,oltre che di birra,di tante risate.Non c'è che dire proprio una gran bella giornata.

Davide ha detto...

Grande Blog...

Davide

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